Come già reso noto con precedenti circolari e comunicazioni, la normativa ha introdotto l’obbligo, per le imprese iscritte al Registro Imprese, di stipulare una copertura assicurativa per i danni a determinati beni aziendali causati da eventi catastrofali (es. sismi, alluvioni, frane, inondazioni/esondazioni, frane). L’obbligo riguarda le imprese con sede/stabile organizzazione in Italia iscritte al Registro Imprese; sono escluse le imprese agricole (art. 2135 c.c.). Beni da assicurare sono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, a qualsiasi titolo impiegati; con esclusione dei beni già coperti da analoga polizza. 

Da un riepilogo del Consiglio dei Ministri dell’11/12/2025 risulta annunciata una proroga al 31/03/2026 per la stipula da parte di piccole e microimprese, includendo i settori turismo e somministrazioni.

alcune anticipazioni/bozze circolate indicano inoltre un possibile differimento al 31/12/2026 limitato alle imprese della somministrazione di alimenti e bevande / turistico-ricettivo e alle imprese di pesca e acquacoltura. Al momento si è ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo di legge definitivo, pertanto, potrebbe essere opportuno attivarsi per l’adempimento in via prudenziale, considerando le scadenze attualmente previste. Conseguenze in caso di mancata stipula Non è prevista una sanzione “diretta”: la legge prevede che dell’inadempimento si debba tener conto nell’assegnazione di contributi/sovvenzioni/agevolazioni finanziarie su risorse pubbliche. Il MIMIT ha chiarito (FAQ) che la disciplina non è “autoapplicativa” e richiede atti di attuazione da parte delle singole amministrazioni per le rispettive misure. In conclusione, si consiglia di confrontarsi con il proprio assicuratore/intermediario per valutare la sua specifica posizione e una copertura coerente, in particolare se l’impresa accede (o intende accedere) a contributi/agevolazioni pubbliche.