Split payment

È stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 50 del 2017 che ha apportato modifiche alla disciplina dello split payment. Ora inizia l’iter parlamentare della conversione in legge che potrebbe apportare delle modifiche a quanto previsto sino ad oggi. Come si ricorderà, la Finanziaria 2015, aveva introdotto l’art. 17-ter del D.P.R. 633/72, prevedendo un diverso metodo di versamento dell’IVA per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di Enti pubblici che non sono debitori d’imposta ai sensi delle disposizioni in materia di IVA. Infatti, già oggi, il meccanismo dello split payment impone ai fornitori della Pubblica Amministrazione di incassare fatture senza IVA perché questa è versata direttamente dalla Pubblica Amministrazione all’Erario.

In base alle novità introdotte dal D.L. 50 del 2017, dal 1° luglio 2017 tale sistema di gestione dell’IVA dovrà applicarsi anche ad altre tipologie di soggetti:Stato, Organi dello Stato anche se aventi personalità giuridica, Enti pubblici territoriali e rispettivi consorzi, CCIAA, Istituti universitari, ASL ed enti ospedalieri, Enti pubblici di ricovero e cura con prevalente carattere scientifico, di assistenza e beneficienza e di previdenza. Per individuare in modo più puntuale gli Enti pubblici destinatari della disciplina dello split payment è possibile avvalersi dell’indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) consultabile al sito http://indicepa.gov.it/documentale/ricerca.php.

SPLIT PAYMENT
Circolare 18-05-2017.pdf [305.03 KB]
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